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ADOLESCENTI: QUESTI ALIENI

Barbara Hoogeweegen, Digital Burn 7. Bridgeman Images.

Docente:

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ADOLESCENTI: QUESTI ALIENI

Il progetto Adolescenti: questi alieni è un percorso pensato per offrire strumenti di comprensione e spazi di confronto a chiunque accompagni l’adolescente nel suo viaggio di crescita. 36 appuntamenti dedicati a temi come rabbia, isolamento, disturbi alimentari e linguaggi giovanili, per provare a fare chiarezza e sciogliere dubbi. È promosso da Fondazione Hapax, con il contributo di Fondazione di Comunità Milano e di Fondazione Alia Falck, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Milano e con doppiozero.

A ospitare Adolescenti: questi alieni sono le quattro biblioteche civiche di Lambrate, Calvairate, Baggio e Gallaratese.

Gli incontri avranno cadenza bisettimanale e si svolgeranno secondo il seguente calendario:

Biblioteca di Baggio, il martedì dalle 20.30 alle 22

Modera: Annalisa Di Coste

13/01/26
“Mi fai paura”
Violenza, aggressività, baby gang e devianze
Alfio Maggiolini

27/01/26
“La scuola fa schifo”
Una scuola sentita come distante, anacronistica e immobile
Marco Rovelli

10/02/26
“Esci da quella stanza”
Ritiro sociale: la fuga dal mondo degli adolescenti di oggi
Jonathan Bazzi

24/02/26
“Smetto quando voglio”
Il fenomeno della dipendenza tra i più giovani
Laura Pigozzi

10/03/26
“Come sei conciato”
Il corpo dipinto, forato, abbigliato, manipolato degli adolescenti
Andrea Staid

24/03/26
“Mangia/ Datti una regolata”
I disturbi del comportamento alimentare: cosa si nasconde dietro al troppo o al niente
Michela Marzano

07/04/26
“È la legge”
Limiti e confini nel rapporto tra adolescenti e adulti
Luca Massironi

21/04/26
“Sono fiero di te”
Gli adolescenti e la prigione delle aspettative
Concetta Elena Ferrante

05/05/26
“Staccati da quel telefono”
L’altro mondo degli adolescenti: virtualità, social, videogiochi
Elena Buday

Biblioteca di Gallaratese, il giovedì dalle 20.30 alle 22

Modera: Anna Stefi

15/01/26
“Esci da quella stanza”
Ritiro sociale: la fuga dal mondo degli adolescenti di oggi
Jonathan Bazzi

29/01/26
“Mi fai paura”
Violenza, aggressività, baby gang e devianze
Virginia Suigo

12/02/26
“Smetto quando voglio”
Il fenomeno della dipendenza tra i più giovani
Margherita Hassan

26/02/26
“La scuola fa schifo”
Una scuola sentita come distante, anacronistica e immobile
Marco Rovelli

12/03/26
“Come sei conciato”
Il corpo dipinto, forato, abbigliato, manipolato degli adolescenti
Andrea Staid

26/03/26
“Mangia/ Datti una regolata”
I disturbi del comportamento alimentare: cosa si nasconde dietro al troppo o al niente
Michela Marzano

09/04/26
“Staccati da quel telefono”
L’altro mondo degli adolescenti: virtualità, social, videogiochi
Elena Buday

23/04/26
“Sono fiero di te”
Gli adolescenti e la prigione delle aspettative
Concetta Elena Ferrante

07/05/26
“È la legge”
Limiti e confini nel rapporto tra adolescenti e adulti
Luca Massironi

Biblioteca di Calvairate, il martedì dalle 17.30 alle 19

Modera: Melania Villa

20/01/26
“La scuola fa schifo”
Una scuola sentita come distante, anacronistica e immobile
Marco Rovelli

03/02/26
“Smetto quando voglio”
Il fenomeno della dipendenza tra i più giovani
Laura Pigozzi

17/02/26
“Mi fai paura”
Violenza, aggressività, baby gang e devianze
Virginia Suigo

03/03/26
“Esci da quella stanza”
Ritiro sociale: la fuga dal mondo degli adolescenti di oggi
Jonathan Bazzi

17/03/26
“È la legge”
Limiti e confini nel rapporto tra adolescenti e adulti
Vincenzo Villari

31/03/26
“Staccati da quel telefono”
L’altro mondo degli adolescenti: virtualità, social, videogiochi
Elena Buday

14/04/26
“Perché lo dico io”
Come gli adolescenti vivono l’autorità
Ugo Morelli

28/04/26
“Sono fiero di te”
Gli adolescenti e la prigione delle aspettative
Carla Weber

12/05/26
“Mangia/ Datti una regolata”
I disturbi del comportamento alimentare: cosa si nasconde dietro al troppo o al niente
Michela Marzano

Biblioteca di Lambrate, il mercoledì dalle 18.30 alle 20

Modera: Beatrice Vanni

21/01/26
“La scuola fa schifo”
Una scuola sentita come distante, anacronistica e immobile
Marco Rovelli

04/02/26
“Mi fai paura”
Violenza, aggressività, baby gang e devianze
Alfio Maggiolini

18/02/26
“Esci da quella stanza”
Ritiro sociale: la fuga dal mondo degli adolescenti di oggi
Jonathan Bazzi

04/03/26
“È la legge”
Limiti e confini nel rapporto tra adolescenti e adulti
Vincenzo Villari

18/03/26
“Smetto quando voglio”
Il fenomeno della dipendenza tra i più giovani
Margherita Hassan

01/04/26
“Come sei conciato”
Il corpo dipinto, forato, abbigliato, manipolato degli adolescenti
Andrea Staid

15/04/26
“Perché lo dico io”
Come gli adolescenti vivono l’autorità
Ugo Morelli

29/04/26
“Sono fiero di te”
Gli adolescenti e la prigione delle aspettative
Carla Weber

13/05/26
“Mangia/ Datti una regolata”
I disturbi del comportamento alimentare: cosa si nasconde dietro al troppo o al niente
Michela Marzano

Gli appuntamenti sono pensati come spazi partecipati dove chi si sente confuso, spaesato o inadeguato possa trovare aiuto nell’ascolto, nel confronto e nelle testimonianze condivise. Ogni incontro è curato da psicoterapeuti, psicoanalisti, educatori o scrittori che approfondiscono un argomento, in modo semplice e concreto, e rispondono alle domande del pubblico.

Il progetto aspira a stimolare una cultura della genitorialità che superi l’idea di “educare come si è stati educati”, e che si fondi invece sulla convinzione che genitori (o qualunque ruolo di accompagnamento di un minore) si diventa, con impegno e dedizione, dando valore al confronto, alla formazione, alla responsabilità, in un percorso di comprensione.

Tutti gli appuntamenti di Adolescenti: questi alieni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti e durano un’ora e trenta minuti.


Approfondisci gli incontri
“Staccati da quel telefono” – Elena Buday
Cellulare, videogiochi e social rovinano la relazione tra genitori e figli adolescenti? La dipendenza da smartphone ostacola la costruzione dell’autonomia dei ragazzi? Come accompagnare la loro crescita in un mondo sempre più digitalizzato e iperconnesso?
“Staccati da quel telefono” – Margherita Hassan
Un incontro per esplorare il legame tra ragazzi e mondo digitale, tra connessioni virtuali e rischi di isolamento. Capiremo insieme cosa spinge gli adolescenti a rifugiarsi online e come questo influenza emozioni e relazioni. Verranno proposti spunti pratici per gestire l’uso della tecnologia in famiglia e favorire un dialogo sereno. Perché dietro ogni schermo c’è un bisogno di connessione reale.
“Smetto quando voglio” – Margherita Hassan
Un incontro per comprendere come nascono e si mantengono le dipendenze negli adolescenti, dalle sostanze alle nuove tecnologie. Rifletteremo insieme sui bisogni emotivi che rendono i ragazzi più vulnerabili, offrendo strumenti pratici per riconoscere i segnali di disagio e favorire un dialogo aperto. Perché capire prima è il primo passo per aiutare davvero.
“Smetto quando voglio” – Laura Pigozzi
Adolescenza in rianimazione. Non è solo il loro corpo a cedere sotto sostanze “undetectable”: è il corpo sociale che non regge più il peso del vuoto. In Lombardia gli adolescenti arrivati in pronto soccorso per comportamenti autolesivi o suicidari sono aumentati del 94% dal 2019 a oggi. Sotto l’apparente libertà dello sballo c’è una richiesta muta di legame, di parola, di limite. I ragazzi non cercano lo sballo, cercano un segnale vitale. E noi adulti, spesso, non abbiamo più un codice per leggerli.
“Sono fiero di te” – Carla Weber
Le aspettative sono una delle fonti principali della motivazione a crescere e ad apprendere. Siccome però sollecitano la propriocezione e l’autoregolazione affettiva ed emozionale, richiedono particolare attenzione nel dosaggio delle relazioni primarie. Si verifica oggi un carico spesso eccessivo delle aspettative provenienti dalla famiglia e dai social sulle adolescenti e gli adolescenti. Spesso quel carico diventa una prigione da cui è difficile evadere. La ricerca di un equilibrio nelle relazioni educative è la condizione per affrontare i problemi del riconoscimento e della giusta valorizzazione di sé.
“Come sei conciato” – Andrea Staid
Il corpo adolescente è come una tela in continua evoluzione, analizzeremo come tatuaggi, piercing, abbigliamento e altre manipolazioni estetiche diventino potenti strumenti di comunicazione identitaria. Si discuterà di come queste pratiche riflettano l’esigenza di differenziazione, l’adesione a gruppi sociali specifici e la negoziazione tra le aspettative culturali e l’espressione individuale in un periodo cruciale della crescita. L’analisi antropologica si concentra sulla dimensione rituale e sociale di queste trasformazioni corporee, decodificando i messaggi celati dietro l’aspetto esteriore.
“Mi fai paura” – Alfio Maggiolini e Virginia Suigo
La trasgressività è una delle più tipiche manifestazioni degli adolescenti e oggi c’è un grande allarme sociale sulla violenza giovanile e in particolare sulle “baby gang”. Nell’incontro saranno descritte le ragioni della trasgressività adolescenziale e la realtà della devianza minorile, cercando di rispondere ad alcune domande: è vero che gli adolescenti di oggi sono più violenti? Quando la trasgressività degli adolescenti si trasforma in devianza e antisocialità? Chi sono gli adolescenti violenti in famiglia? Quali sono le risposte efficaci degli adulti di fronte a questi comportamenti in ambito educativo, psicologico, sociale e penale?
“Perché lo dico io” – Ugo Morelli
Il ruolo dell’autorità nell’educazione nasce dalla constatazione necessaria che le relazioni educative sono per loro stessa natura relazioni asimmetriche. Si sperimenta oggi una profonda crisi dell’autorità, dei suoi significati e del suo esercizio, in particolare quando sono coinvolti aspetti emozionali e affettivi di natura primaria. Se il ruolo dell’autorità deve essere approfondito e ridefinito, quello che ancor più necessita di approfondimento è lo stile opportuno e appropriato per esercitarla nelle relazioni genitori-figli/figlie e nelle relazioni insegnanti-allieve/allievi. Lo scopo è riconoscere il valore e la funzione dell’autorità nell’educazione e nelle relazioni con le adolescenti e gli adolescenti.
“È la legge” – Luca Massironi
Negli ultimi decenni la cultura genitoriale ha subito un profondo mutamento: si è passati dalla “famiglia etica” alla “famiglia affettiva”. Oggi i genitori tendono a trasmettere soprattutto amore, più che l’aspettativa di adesione alle regole impartite. Ciò non significa che le regole non siano più parte dell’educazione, ma che l’obbedienza venga spesso percepita come una moneta di scambio che ci si aspetta per l’amore ricevuto. Ma cosa accade nella famiglia contemporanea quando l’adolescenza porta con sé il bisogno di confronto, di scontro e di trasgressione, necessari alla conquista dell’autonomia? Tutto si complica — nei figli come nei genitori — ed è allora che diventa fondamentale costruire significati adeguati per comprendere e accompagnare la crescita.
“Mangia/ Datti una regolata” – Michela Marzano
Quando una ragazza smette di mangiare, o quando un ragazzo mangia troppo, non si tratta quasi mai di cibo. Si tratta di parole che non si trovano, di dolori che non si riescono a dire. Dietro il “troppo” e il “niente” ci sono spesso la paura di non essere visti, il bisogno di controllo, la sensazione di non valere abbastanza. In “Qualcosa che brilla” ho provato a dare voce a chi vive questi silenzi. Perché non basta dire “mangia” o “datti una regolata”: bisogna imparare ad ascoltare. Ascoltare il sintomo, che è un linguaggio. Ascoltare la fragilità, che è una forma di forza. Guarire non significa eliminare il dolore, ma imparare a conviverci, a tenerlo sotto soglia, a trasformarlo in parola. Perché, anche quando tutto sembra perduto, dentro ciascuno resta sempre qualcosa che resiste. Qualcosa che brilla.
“Sono fiero di te” – Concetta Elena Ferrante
Il tempo dell’adolescenza è un tempo di frontiera, di transizione tra quello dell’infanzia e quello dell’età adulta. Si tratta di un cammino, un viaggio, un attraversamento in cui tutto si muove: niente è più come prima! Il corpo cambia: la propria immagine non è più la stessa, “fuori” e “dentro”. Fino a quel momento il soggetto che è stato bambino, ha vestito abiti offerti dall’altro, si è formato a partire dalle insegne che l’altro gli ha attribuito; ora il giovane adolescente è costretto a dismettere quegli abiti, ad abbandonare il loro comfort e calore, per iniziare a chiedersi “chi sono, al di là di ciò che gli altri vogliono da me?”. Si tratta di lasciare la terra di famiglia per approdare nel campo in cui depositare ciò che si è ricevuto, non senza acconsentire a una certa forma di eresia. È qui che le aspettative diventano un terreno di conflitto tra sé e l’Altro, tra sé e sé.
“È la legge” – Vincenzo Villari
Nelle organizzazioni e nei gruppi, il mantenimento dei confini è funzione tipica dell’autorità, che consiste nel ricoprire una posizione capace di prendere decisioni che condizionano le posizioni degli altri. L’autorità è connessa all’esercizio della genitorialità e consiste nell’interpretare un ruolo, nel nostro caso quello di genitori. In tutte le organizzazioni umane alcuni rapporti sono inevitabilmente sbilanciati: spesso sperimentiamo posizioni asimmetriche, a volte transitorie, come sul lavoro, altre volte strutturali, come tra genitore e figlio. Per questo considero pericoloso quando i genitori dicono: “io sono amico dei miei figli”, come se fosse possibile rendere simmetrica una posizione asimmetrica per definizione. Ciò non vuol dire che non la si possa interpretare con affetto e gentilezza, ma sempre nel rispetto dei ruoli e degli oneri connessi alla funzione genitoriale. Dal rifiuto del ruolo nascono molti problemi.
“La scuola fa schifo” – Marco Rovelli
Per un adolescente la scuola è il luogo primario della socialità e di confronto con gli altri, ed è anche il luogo dove il proprio successo o il proprio fallimento vengono misurati. La scuola continua ad avere valore ma per motivi diversi dal passato, ed è quello che troppo spesso gli adulti non comprendono. Il fallimento è l’incubo di una generazione cresciuta nella società performativa degli individui. La scuola, oggi, non sembra in grado di essere, per riprendere ciò che era scritto in una lettera pubblica scritta dagli studenti del liceo milanese Berchet, “un luogo e un tempo di cura dei rapporti umani in chiave formativa”. Il discorso sociale non sembra comprendere quanto la cura dei rapporti umani sia fondamentale per un adolescente, sia nella relazione studente-insegnante, sia nella relazione tra pari. Delle forme di sofferenza diffuse tra gli studenti non c’è consapevolezza, i docenti non sanno come gestirle, non sono preparati a farlo.
“Esci da quella stanza” – Jonathan Bazzi
Negli ultimi anni la casa è diventata rifugio e prigione di un’intera generazione. Grazie agli schermi possiamo lavorare, studiare, mangiare, senza mai esporci davvero. Ma questa comfort zone, da difesa, si fa spesso gabbia: gli adolescenti che scelgono – o subiscono – il ritiro sociale condensano (e scontano) la paura collettiva del contatto, dell’imprevisto, del giudizio. Una paura generale, quotidiana, congelante. È il segno di una società che esalta autosufficienza e performance, rimuovendo la vulnerabilità che accomuna ogni esperienza umana. L’intervento, intrecciando letteratura, psicologia e scienze sociali, rifletterà su come l’iperconnessione e la solitudine digitale stiano indebolendo il desiderio di stare con gli altri. Adulti e ragazzi oggi si rispecchiano in questa stessa fatica di vivere insieme: uscire da quella stanza significa riaprirsi al rischio della relazione. Un gesto semplice, ma essenziale, per riattivare dentro di sé e nelle relazioni il principio della speranza.
Scopri i relatori e i moderatori del progetto
Jonathan Bazzi
Nasce nel 1985 a Rozzano, alla periferia di Milano. Dopo gli studi artistici, si laurea in Filosofia con una tesi sulla teologia simbolica in Edith Stein. Esordisce nel 2019 con “Febbre” (Fandango), vincitore di diversi premi, tra cui il Bagutta Opera Prima, e finalista nel 2020 al Premio Strega. Nel 2022 esce il suo secondo romanzo, “Corpi minori” (Mondadori). Collabora con il Corriere della sera, Domani e D di Repubblica.
Elena Buday
Psicoterapeuta dell’adolescenza e della giovane età adulta, svolge consulenze cliniche private, in ottica evolutiva orientata psicoanaliticamente. Si occupa anche di attività formativa, collaborando in qualità di docente presso Scuole di Psicoterapia e Master, e offre supervisioni a singoli colleghi o equipe di lavoro presso Servizi pubblici e privati. Ha approfondito con alcune pubblicazioni temi relativi allo sviluppo psicologico adolescenziale; recentemente si è occupata in particolare di costruzione dell’identità e identificazioni di genere.
Annalisa Di Coste
Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico, vive e lavora tra Roma, Milano e Monza, in studio privato e presso le Associazioni Jonas e Telemaco di Jonas Milano. Negli ultimi anni si occupa di progetti sull’affettività principalmente nelle scuole primarie, così come progetti ad ampio raggio su tematiche che ruotano attorno all’adolescenza presso le Scuole Secondarie di Secondo grado.
Concetta Elena Ferrante
Psicologa psicoterapeuta e psicoanalista, svolge la propria attività clinica privata a Milano. Specializzata presso l’Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza di Milano, ha conseguito la specializzazione sulla clinica dei nuovi sintomi in Jonas Onlus. Ha lavorato per anni nel campo della psicoanalisi infantile, specializzandosi nella clinica e nel trattamento dei gravi disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza. Dal 2009 collabora con Jonas Onlus – Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi, di cui ha coordinato la sede milanese dal 2012 al 2017 e del quale è attualmente membro del Consiglio Direttivo. Dal 2025 è presidente della Società Milanese di psicoanalisi- Elvio Fachinelli, associazione per la formazione permanente dello psicoanalista.
Margherita Hassan
Psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Formatasi all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Studi Cognitivi, da diversi anni si occupa di adolescenti e adulti con varie fragilità e disturbi, collaborando con diverse realtà nel panorama milanese. Ha un particolare interesse per i disturbi alimentari e le difficoltà emotive/relazionali con i pari e le famiglie.
Alfio Maggiolini
Psicoterapeuta, è stato Direttore della Scuola di specializzazione in psicoterapia del Minotauro – Istituto di Analisi dei Codici Affettivi, dove ha coordinato per diversi anni l’equipe di ricerca e intervento sui comportamenti trasgressivi e antisociali. Collabora con i Servizi della Giustizia minorile della Lombardia. Conduce inoltre ricerche sui sogni, con una particolare attenzione ai contenuti tipici dei sogni.
Michela Marzano
Ha studiato alla Normale Superiore di Pisa e dal 1998 vive a Parigi, dove è professore ordinario di filosofia morale all’Université Paris Cité. Dirige il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali e collabora con La Repubblica. Ha scritto numerosi saggi e romanzi sia in francese sia in italiano. Con “L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore” (UTET) ha vinto il Premio Bancarella 2014. Nel 2021 ha pubblicato il romanzo “Stirpe e vergogna” per Rizzoli con cui ha vinto il premio Mondello. Nel 2023 sempre con Rizzoli esce: “Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa”. Il suo ultimo romanzo, “Qualcosa che brilla” (Rizzoli, 2025), affronta il tema dei disagi giovanili.
Luca Massironi
Psicologo e psicoterapeuta. Svolge la sua attività clinica con preadolescenti, adolescenti, giovani adulti e genitori presso gli studi Anagramma Psicologi e Sofia & Psiche. Collabora con l’associazione OBM Onlus nel progetto “Adolescente-mente”, dedicato al tema del ritiro sociale, e con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in qualità di tutor delle Esperienze Professionalizzanti. Oltre all’attività clinica, si occupa di progetti scolastici di prevenzione e promozione del benessere in età evolutiva, di incontri divulgativi rivolti ai genitori sulle tematiche legate alla crescita degli adolescenti e di percorsi formativi per docenti e personale educativo.
Ugo Morelli
Saggista e psicologo, professore di Scienze cognitive applicate alla vivibilità, al paesaggio e all’ambiente, di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione presso l’Università degli Studi di Bergamo e l’Università Federico II di Napoli. Collaboratore di doppiozero, membro del Comitato scientifico della rivista Sviluppo & Organizzazione, e fondatore e membro del Comitato di redazione della rivista Pluriverso. Le sue ultime pubblicazioni sono “Cosa significa essere umani? Corpo, cervello e relazione per vivere nel presente” (con V. Gallese, Raffaello Cortina Editore, 2024) e “Umani. Come, perché, da quanto tempo e fino a quando?” (con V. Gallese, Raffaello Cortina Editore, 2025).
Laura Pigozzi
Psicoanalista e psicologa clinica, si è formata in Italia e in Francia. Alla luce della teoria analitica rilegge i fenomeni sociali contemporanei che riguardano i giovani, le donne, le nuove strutture familiari, i rapporti genitori-figli. Tra i suoi interessi vi è anche il tema della relazione tra inconscio ed espressione vocale, un argomento che ha articolato e teorizzato per prima in Italia. Rappresentante italiana di diverse associazioni psicoanalitiche europee, collabora con riviste italiane, francesi, spagnole, svizzere. Saggista e divulgatrice scientifica, ha scritto tra gli altri: “Non solo madri” (Raffaello Cortina, 2025) e, editi da Rizzoli, “L’età dello sballo” (2024), “Amori tossici” (2023), “Sorelle” (2021), “Troppa famiglia fa male” (2020).
Marco Rovelli
È saggista, insegnante di filosofia e storia, narratore, cantautore. Come scrittore ha pubblicato saggi come “Soffro dunque siamo. Il disagio psichico nella società degli individui” (Minimum Fax 2023) e “Non siamo capolavori. Il disagio e il dissenso degli adolescenti” (Laterza 2025); reportage narrativi come “Servi” (Feltrinelli 2009) e “La meravigliosa vita di Jovica Jovic” (con Moni Ovadia, Feltrinelli 2013); romanzi e poesie. Come musicista, la sua ultima opera è il discolibro “L’attesa” (l’Innominabile editore 2025).
Andrea Staid
Docente di Antropologia culturale e visuale alla NABA di Milano e allo IED di Torino. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra le quali Il Tascabile ed Elle Decor. Dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Tra i suoi libri, tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cile, Portogallo e Cina, ricordiamo “Contro la gerarchia e il dominio” (Meltemi Editore, 2018), “La casa vivente” (add editore, 2021), “Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente” (Utet, 2022) e “Dare forme al mondo. Per un design multinaturalista” (Utet, 2025).
Anna Stefi
Laureata in filosofia e psicologia, un dottorato in letteratura. Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico, vicedirettrice di doppiozero, docente di filosofia. Formata presso l’Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata di Milano, pubblica diversi articoli per la rivista doppiozero principalmente sul tema dell’adolescenza e del femminile. Ha pubblicato un volume, dedicato a Georges Perec (doppiozero edizioni) e ha curato, con Marco Belpoliti, “Gianni Celati. Il transito mite delle parole” (Quodlibet) e, con Marco Belpoliti e Mario Barenghi, “Primo Levi. Riga 38” (Marcos y Marcos).
Virginia Suigo
Psicologa psicoterapeuta, svolge attività clinica di consultazione e psicoterapia con adolescenti e adulti e interventi di sostegno al ruolo genitoriale. Coordina l’equipe degli psicologi del Minotauro che collaborano con i Servizi della Giustizia minorile della Lombardia. Svolge attività di formazione e di supervisione. È docente presso la Scuola di formazione in Psicoterapia dell’Adolescente e del Giovane Adulto del Minotauro di Milano e presso il Master “Adolescenti in crisi” di Padova. Ha scritto il libro “Figli violenti” (FrancoAngeli, 2021).
Beatrice Vanni
Psicologa – Psicoterapeuta, è membro dell’equipe di Telemaco Milano e del Progetto di Psicoanalisi nelle Periferie di Jonas Milano, Telemaco Milano e Gianburrasca. Ha lavorato per diversi anni presso il CPS Area Est dell’ASST Santi Paolo e Carlo e il centro ADHD e Autismo dello stesso. Oggi, oltre a svolgere attività clinica, collabora con la cooperativa Farsi Prossimo per Fr-Agile!, progetto di accoglienza e inclusione rivolto ai MSNA che manifestano condizioni di particolare disagio.
Melania Emilia Villa
Psicologa e psicoterapeuta, si è formata presso l’Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata di Milano. Svolge la sua pratica clinica privatamente e presso degli Istituti scolastici. Attualmente è membro del Centro Jonas di Clinica Psicoanalitica per i Nuovi Sintomi di Roma. È autrice e traduttrice di articoli di psicoanalisi e del romanzo “Vietato scrivere tra le righe” (Poiesis).
Vincenzo Villari
Psichiatra e psicoterapeuta. Già direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale e della Struttura Complessa Psichiatria SPDC dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. È membro di varie Società Scientifiche, vicepresidente di Fondazione Hapax, vice presidente dell’Accademia di Medicina di Torino, e coordinatore della commissione salute mentale e albo psicoterapeuti dell’Ordine dei Medici di Torino. Ha partecipato a numerosi corsi di formazione ECM e aggiornamento e congressi anche come relatore, chairman e membro della segreteria scientifica e organizzativa. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici come monografie, capitoli di libri, articoli di riviste nazionali e internazionali, atti di congressi.
Carla Weber
Psicologa psicoterapeuta, psicosocioanalista, ha fondato e dirige lo Studio Akoé di Trento; è socia fondatrice e vicepresidente di Polemos: Scuola di formazione e studi sui conflitti; co-fondatrice della Fondazione Luigi Pagliarani, e co-direttore della rivista Educazione sentimentale (Franco Angeli, Milano). È tutor di tirocinii professionalizzanti secondo le convenzioni con le Università degli Studi di Padova, di Bergamo, di Rovereto e con l’Università Cattolica di Milano; autrice di numerosi saggi e articoli su riviste specialistiche.


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GENITORI A SCUOLA Reload

Mario Sughi, Family. © Mario Sughi/Bridgeman Images.

GENITORI A SCUOLA Reload

Genitori a scuola è un corso di sette lezioni che Fondazione Hapax ha proposto in diretta online nell’ambito del programma Mentoring.

Il progetto, ideato e curato da Laura Pigozzi, ha registrato grande partecipazione di iscritti, con interessanti dibattiti proseguiti oltre il question time conclusivo di ogni incontro.
Accogliendo le numerose richieste, le registrazioni di tutti gli incontri vengono ora rese disponibili, in chiaro e gratuitamente, sul canale YouTube di Fondazione Hapax.

Genitori a scuola, nelle parole dalla psicoanalista e psicologa clinica Laura Pigozzi, intende «superare l’idea che si possa educare così come si è stati educati, lasciando alle spalle la convinzione che l’educazione sia un automatismo soggetto alla serialità».

Obiettivo del progetto è offrire sostegno e consapevolezza a chiunque si trovi ad affiancare un minore lungo il suo percorso di crescita.
Le lezioni sono destinati ai genitori ma anche a tutti coloro che quotidianamente si confrontano con bambini e adolescenti. Mamme, papà, zie, zii, nonni, nonne, babysitter, volontari, insegnanti: chiunque desideri approfondire le proprie conoscenze teoriche ed esperienziali, per affrontare dubbi e paure che la cura della crescita di un minore comporta.
Le lezioni affrontano temi molto concreti, a partire dalla analisi delle tre aree che, se correttamente equilibrate tra loro, contribuiscono al pieno sviluppo del minore. Quella principale, l’area evolutiva, è il campo della cura, dell’affetto, e soprattutto della regolazione del comportamento; l’area della rappresentazione è il campo del simbolo, in cui il bambino costruisce la propria immagine del genitore e il genitore quella del bambino; infine l’area della triade papà-mamma-bambino: vengono affrontate, con particolare attenzione, le problematiche derivanti dallo squilibrio della relazione reciproca di queste posizioni.

Ogni lezione è stata curata da uno specialista di un determinato settore dell’età evolutiva: al termine uno sportello di ascolto attivo ha consentito agli iscritti di porre domande agli esperti, sciogliere dubbi e condividere esperienze.

Di seguito titoli e relatori di tutte le lezioni:
La funzione della madre, Laura Pigozzi
L’allattamento, Laura Pigozzi
La funzione del padre, Jean-Marie Fossey
Il rapporto con la scuola, Laura Pigozzi
Cosa succede nella testa degli adolescenti, Ugo Morelli
Come stanno gli adolescenti?, Laura Pigozzi
Quando la famiglia incontra il tribunale, Anna Barracco

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COMING OF AGE/RAPPORTO

I risultati del progetto “Coming of Age – Il mentoring come nuovo modello di inclusione community based per giovani migranti” sono disponibili nell’omonimo rapporto, presentato a Roma il 25 maggio 2023.

Obiettivi la condivisione di esperienze e buone prassi nazionali ed europee sul tema della mentorship, l’acquisizione di maggiore conoscenza dei bisogni e delle esigenze di giovani migranti e neomaggiorenni e dei meccanismi di coinvolgimento della società civile.

Il documento, unendo rigore scientifico ed elementi qualitativi-narrativi, parla a diverse tipologie di target: enti del Terzo Settore, practitioners e studiosi, assistenti sociali e funzionari dei Servizi.

Progetto realizzato in collaborazione con Refugees Welcome Italia

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COMING OF AGE/EVENTO

COMING OF AGE/EVENTO

Il 25 maggio 2023, presso La Città dell’Altra Economia, si è tenuta la presentazione dei risultati del progetto “Coming of Age – Il mentoring come nuovo modello di inclusione community based per giovani migranti”, un’occasione per promuovere la conoscenza del mentoring come strumento di sostegno all’inclusione sociale di giovani migranti arrivati in Italia da minorenni e senza adulti di riferimento.

In partnership con Refugees Welcome Italia, il programma Mentoring ha presentato il rapporto finale del progetto con l’obiettivo di promuovere la condivisione di esperienze e buone prassi nazionali ed europee, acquisire maggiore conoscenza dei bisogni e delle esigenze di giovani migranti e neomaggiorenni e dei meccanismi di coinvolgimento della società civile.

Il documento, unendo rigore scientifico ed elementi qualitativi-narrativi, parla a diverse tipologie di target: enti del Terzo Settore, practitioners e studiosi, assistenti sociali e funzionari dei Servizi.

L’iniziativa è stata occasione per animare il dialogo nella comunità degli stakeholders e ampliare il network degli attori nel campo dell’inclusione per giovani con background migratorio.

Per info mentoring@fondazionehapax.org

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PROGETTO COMING OF AGE


Il mentoring come nuovo modello di inclusione per giovani migranti

Nel 2022 è partito il progetto “Coming of Age. Il mentoring come nuovo modello di inclusione community based per giovani migranti” con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del mentoring come strumento per sostenere l’inclusione sociale di giovani migranti arrivati in Italia da minorenni, senza adulti di riferimento.
In partnership con Refugees Welcome Italia, l’iniziativa si è concretizzata nella pubblicazione di un position paper sul tema, per promuovere la condivisione di esperienze e buone prassi nazionali ed europee, acquisire maggiore conoscenza dei bisogni e delle esigenze di giovani migranti e neomaggiorenni e dei meccanismi di coinvolgimento della società civile. Il risultato è un documento che, unendo rigore scientifico ed elementi qualitativi-narrativi, parla a diverse tipologie di target: enti del Terzo Settore, practitioners e studiosi, assistenti sociali e funzionari dei Servizi.

Il percorso di ricerca che ha portato alla redazione del position paper è stato sostenuto e validato da un comitato scientifico costituito da profili provenienti dal mondo accademico, dal terzo settore e dalle Istituzioni: Stefania Congia, dirigente presso la D.G. Immigrazione e Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Francesca Campomori, docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia; Joelle Long, docente presso l’Università degli Studi di Torino; Ivan Mei, responsabile per i programmi di Protezione dell’infanzia in Italia dell’Ufficio UNICEF per Europa e Asia Centrale; Viviana Valastro, project manager di Never Alone; Liviana Marelli, membro dell’Esecutivo nazionale CNCA con delega per Infanzia, adolescenza, giovani, famiglie; Raffaella Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children; Rodolfo Mesaroli, direttore scientifico di Civico Zero ONLUS; Mario Mattioda, membro del Direttivo di Fondazione Hapax.

Altro obiettivo del progetto è creare una rete nazionale ed europea per il sostegno all’inclusione dei neomaggiorenni arrivati soli in Italia. L’attività di ricerca è accompagnata da momenti di confronto e disseminazione con stakeholder chiave, pubblici e privati, nazionali ed europei, che possano dare vita a una comunità di pratiche sul tema.

Il progetto prende le mosse dalla consapevolezza che la transizione all’età adulta rappresenti per i minori stranieri non accompagnati e i neomaggiorenni un’autentica sfida nella sfida. Come evidenziato da diverse ricerche, alle tradizionali criticità e fatiche della crescita si aggiunge un’ulteriore doppia transizione: quella culturale legata all’acquisizione e all’interpretazione di codici profondamente diversi dalla cultura d’origine e quella legata al superamento dei traumi che queste persone hanno vissuto. Difficoltà che non spariscono con la maggiore età, ma che, paradossalmente, rischiano di acuirsi con il decadere delle garanzie e delle tutele riservate dalla nostra Legislazione per i minori, nonché con la fuoriuscita dal sistema di accoglienza.

In quest’ottica, in continuità con lo spirito della Legge Zampa e con l’introduzione della figura del tutore volontario, sono emerse negli ultimi anni iniziative che puntano a coinvolgere i cittadini attivi (tutori sociali, mentori, tutor per l’inclusione, buddies, ecc.) nel supporto ai giovani migranti. «Si tratta di una serie di interventi, basati su un approccio community based, per molti versi ancora poco codificati, ma che hanno attirato l’attenzione di studiosi, organizzazioni e Istituzioni per la loro capacità di rinnovare i processi di inclusione, che non possono prescindere dal coinvolgimento della società civile» afferma Fabiana Musicco, direttrice di Refugees Welcome Italia.

«Attualmente in Italia forme differenti di mentoring sono già ampiamente praticate e valorizzate, ma si avverte la mancanza di una letteratura di riferimento che dia un orizzonte di senso condiviso e ne supporti lo sviluppo e la diffusione. Questo progetto ha lo scopo di dare avvio a una sistematizzazione del mentoring, alimentando altresì il dialogo nella comunità di pratiche» conclude Giulia Savarese, direttrice del Programma Mentoring della Fondazione Hapax.

Il progetto si è concluso con la presentazione dei risultati il 25 maggio 2023. L’iniziativa è stata occasione per animare il dialogo nella comunità degli stakeholders e ampliare il network degli attori nel campo dell’inclusione per giovani con background migratorio.

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ATTIVITÀ 2022

Alla luce della sua Mission il programma Mentoring nel corso del 2022 ha dato avvio ad attività finalizzate al rafforzamento dei processi di inclusione di giovani migranti neomaggiorenni arrivati soli in Italia.

Il primo passo ha riguardato la raccolta ed il consolidamento delle conoscenze in materia di inclusione dei giovani migranti, in particolare sulla pratica della mentorship, attraverso il progetto “Coming of Age. Il mentoring come nuovo modello di inclusione community based per giovani migranti”. In partnership con Refugees Welcome Italia, tale iniziativa ha avuto come obiettivo la pubblicazione di un documento scientifico che ha delineato un modello di riferimento dettagliato ed esaustivo sulla pratica della Mentorship. Scopo della pubblicazione offrire un solido fondamento teorico e una coerente cornice di azione a tale pratica.
Il progetto si è concluso con la presentazione dei risultati il 25 maggio 2023. L’iniziativa è stata occasione per animare il dialogo nella comunità degli stakeholders e ampliare il network degli attori nel campo dell’inclusione per giovani con background migratorio.

Una seconda linea di attività ha riguardato la progettazione di percorsi formativi dedicati a coloro che sono impegnati nel sostegno all’integrazione e all’inclusione sociale dei giovani migranti. In particolare il programma Mentoring si sta occupando di delineare un modulo formativo specifico indirizzato al rafforzamento delle competenze nella relazione d’aiuto.

Infine, nel corso del 2022 si è dato avvio alle attività di raccolta fondi finalizzate alla promozione di progetti di sostegno all’integrazione di giovani neo-maggiorenni ex MSNA. Questa linea di azione prevede l’intervento diretto al sostegno all’inclusione sociale, attraverso progetti e partnership rivolti al rafforzamento degli strumenti personali dei giovani migranti, con percorsi formativi, borse di studio e di lavoro, nonché la promozione dell’affido in famiglia e dell’inclusione abitativa.