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LA DIFFERENZA TRA PSICOANALISI E PSICOTERAPIA

Diarmuid Kelley, "Chips with Everything", 2001. © Offer Waterman & Co./Bridgeman Images.
Crediti: 1 ECM
Costo: gratuito
Durata corso: 1h
Docente:

Paolo Migone Psichiatra e psicoterapeuta, condirettore della rivista Psicoterapia e Scienze Umane

Responsabile corso:

Elena Camerone Psichiatra e psicoterapeuta

Concluso

LA DIFFERENZA TRA PSICOANALISI E PSICOTERAPIA

Razionale scientifico

La differenza tra psicoanalisi e psicoterapia è un problema annoso, discusso in infiniti dibattiti nella storia del movimento psicoanalitico e mai concluso in modo unanime. Il motivo di tale difficoltà sta nel fatto che vi sono vari modi di intendere la psicoanalisi, e di conseguenza diverse opinioni sulla sua differenza dalla psicoterapia. E questo vale ancor di più per la psicoterapia, perché vi sono molte forme di psicoterapia, alcune estremamente lontane tra loro.

In questo seminario Paolo Migone chiarisce innanzitutto come per psicoterapia egli intenda qui la psicoterapia psicoanalitica, e non la psicoterapia in generale. Capire bene la differenza tra psicoanalisi e psicoterapia psicoanalitica implica in effetti definire l’identità della psicoanalisi, perché chiarendo cosa essa non è si può arrivare anche a capire cosa essa è. Migone espone alcune sue riflessioni, pubblicate per la prima volta in un articolo nel n. 4/1991 della rivista Psicoterapia e Scienze Umane e approfondite negli anni successivi, confrontandosi in numerosi dibattiti (ad esempio con Kernberg e Green), arrivando a proporre una definizione allargata di psicoanalisi. Secondo questa definizione è possibile chiarire la differenza tra psicoanalisi e psicoterapia in un modo chiaro e corrente, senza le contraddizioni che, a parere di Migone, spesso si notano nei tanti – e vani – tentativi fatti da molti autori che hanno cercato di chiarire questa differenza. L’autore di riferimento per Migone in questo dibattito è Merton Gill, che nel 1984 scrisse un articolo sulla differenza tra psicoanalisi e psicoterapia in cui rivide criticamente le posizioni che lui stesso aveva espresso in un famoso articolo del 1954, quindi 30 anni prima, per molti tuttora un punto di riferimento. Nel 1954 Gill aveva proposto quattro criteri intrinseci (cioè teorici) per definire la psicoanalisi (e quindi per differenziarla dalla psicoterapia), mentre nel 1984 mantenne uno solo di questi criteri, l’analisi del transfert, dato che modificò gli altri tre criteri alla luce di una sua revisione teorica. Un altro autore che Migone discute in questo seminario è Kurt Eissler, che nel 1953 aveva scritto un articolo fondamentale sui cosiddetti “parametri di tecnica”, permettendo di definire in modo molto coerente cosa è psicoanalisi e cosa è psicoterapia. A parere di Migone, l’analisi teorica di Eissler è tuttora valida ed estremamente importante, pur essendo cambiato il nostro modo di intendere il setting analitico (che per Eissler era quello cosiddetto “classico”). Se noi utilizziamo la cornice teorica della Psicologia dell’Io, che come è noto sottolinea il punto di vista delle difese e dell’adattamento (aspetti che non erano considerati da altre scuole psicoanalitiche, ad esempio da quella kleinina, al cui interno non a caso non è mai esistito un dibattito sulla differenza tra psicoanalisi e psicoterapia), oggi è possibile vedere la cosiddetta psicoanalisi e la cosiddetta psicoterapia come declinazioni della stessa teoria generale, quindi la differenza tra psicoanalisi e psicoterapia per così dire si scioglie – a parere di Migone. Infatti, come afferma provocatoriamente in questo seminario «con determinati pazienti l’unico modo per essere veri psicoanalisi è quello di fare gli psicoterapeuti». Per chi fosse interessato, una trattazione approfondita di questa tematica, anche con un dettagliato esempio clinico, è nel capitolo 4 del libro di Paolo Migone Terapia psicoanalitica (FrancoAngeli, 1995, 2010).